Un minerale importante nella frutta secca: il magnesio

Un minerale importante nella frutta secca: il magnesio

Il magnesio è un minerale molto importante per il nostro organismo perché gioca un ruolo fondamentale in molte reazioni biochimiche. Vuoi scoprire quali?

Ecco alcune delle sue principali funzioni:
– riduzione della stanchezza e dell’affaticamento;
– equilibrio elettrolitico;
– partecipa al metabolismo energetico;
– partecipa al funzionamento del sistema nervoso;
– partecipa alla funzione muscolare;
– coadiuva la sintesi proteica e degli acidi grassi;
– coadiuva l’attivazione degli amminoacidi;
– mantenimento di ossa e denti sani.

Il magnesio si può trovare in buone quantità nella frutta secca, in particolare nelle mandorle e negli anacardi (il quantitativo è di circa 264 mg ogni 100 gr di prodotto), pari al 70% del fabbisogno di magnesio giornaliero.

Il magnesio è contenuto in molti cibi, il 30/40% del magnesio ingerito è assorbito dal nostro organismo. La quantità di magnesio che è assorbita dipende dalla solubilità dei sali di magnesio in acqua e dalla dieta. I sali di magnesio che sono difficili da assorbire sono utilizzati, negli integratori, come blandi lassativi. Le sostanze che hanno un’azione sul metabolismo del magnesio sono: fibre, acido fitico, fosforo, calcio e proteine; queste possono diminuirne l’assorbimento.

Una deficienza di magnesio in genere è legata a:
– deficienze di apporto energetico e di nutrienti
– ingente catabolismo
– farmaci
– diabete mellito
– alcolismo
– stress
– disordini gastro intestinali (diarrea, vomito)
– sindromi da malassorbimento.

In alcuni casi può essere utile un’integrazione con magnesio ma.. Attenzione agli integratori! Non sono tutti uguali, contattami al 3402718279 per un piano personalizzato e per scoprire se l’integrazione di magnesio fa al caso tuo!

Il più grande veleno alimentare: lo zucchero

Il più grande veleno alimentare: lo zucchero

Lo zucchero è un veleno che ci uccide lentamente!

Sempre più persone mi chiedono di inserire nel loro piano alimentare zucchero, dolcificanti o alimenti dolcificati perché non riescono a fare a meno del gusto dolce. Si tratta infatti di quella che viene definita “Sugar Addiction”: una vera e propria dipendenza dallo zucchero a livello del sistema nervoso centrale.


Cosa può causare l’eccessivo introito di zuccheri?

Una lunga lista di patologie, tra le maggiori ricordiamo: patologie cardiovascolari, insulinoresistenza, prediabete, diabete, l’obesità, l’ipertrigliceridemia (aumento dei trigliceridi), aterosclerosi e la sindrome metabolica. Ma anche: la carie, vari tipi di tumori, la sindrome dell’ovaio policistico, problemi legati all’alterazione del microbioma (comunemente conosciuto come flora batterica intestinale) come la permeabilità intestinale e l’aumento dello stato infiammatorio, favorendo lo sviluppo di colite.


Quanto zucchero ingerire giornalmente?

Una dieta equilibrata non prevede un grande quantitativo di zucchero, si parla di meno del 10% del fabbisogno calorico giornaliero, meglio se il 5%. Il mio consiglio è di limitarlo il più possibile e di concedersi cibi dolci sporadicamente (una volta a settimana, in piccole quantità). Attenzione ai bambini, lo zucchero al di sotto dei 2 anni di età andrebbe totalmente evitato.


Come faccio a limitare o a evitare del tutto lo zucchero?

Ognuno di noi ha un proprio rapporto con lo zucchero e i propri motivi che portano alla dipendenza. Non esiste un metodo che vada bene per tutti, dipende soprattutto da cosa deriva la tua dipendenza da zuccheri. Trova il tuo protocollo: assumine sempre meno o eliminalo drasticamente da un giorno all’altro. Fondamentale è cambiare alimentazione a 360° visto che si trova in tante forme, soprattutto in molti alimenti industrializzati. Appena si inizia a mangiare in maniera più equilibrata si inizia a sentirsi meglio perché si inizia a limitare lo zucchero occulto, gli additivi alimentari e i surplus calorici, in genere si inizia a cambiare anche gusti e ad avere meno voglia dello zucchero.
Attenzione: non sempre la dipendenza dallo zucchero parte da alimentazioni ricche e squilibrate. Le diete non equilibrate possono essere anche quelle molto restrittive in cui i carboidrati sono presenti in piccolissime quantità, infatti mangiando pochi carboidrati si inizia a desiderare gli zuccheri! 

Vuoi cambiare la tua vita? Vuoi cambiare la tua alimentazione? Migliorare il tuo stato di salute?
Contattami al 3402718279, insieme rivisiteremo la tua dieta e raggiungeremo gli obiettivi prefissati!

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Quanto zucchero si può mangiare quando si è a dieta?

Quanto zucchero si può mangiare quando si è a dieta?

L’assunzione di zuccheri nell’alimentazione quotidiana è cospicua e spesso invisibile: basti pensare ai caffè zuccherati e ai prodotti classici da colazione (cornetto, brioches varie, cereali confezionati, marmellate, merendine, biscotti) e alle bevande (succhi di frutta, bibite). Lo zucchero si trova in moltissimi alimenti confezionati e sommando i vari quantitativi dei cibi abitualmente consumati, arriviamo a un valore non indifferente. Spesso si pensa che il consumo sia molto ridotto ma è importante stare attenti allo zucchero occulto: quello che si trova nei prodotti alimentari che tu non immagineresti mai! Quali sono? Salse, sughi, verdure conservate, affettati, prodotti trasformati derivati da latte o da carne!

Quanto zucchero dobbiamo introdurre?

Le attuali linee guida emanate da AHA (American Heart Association) e ACC (American College of Cardiology) hanno ribadito la necessità di limitare l’assunzione di ZUCCHERI AGGIUNTI. In una dieta sana ed equilibrata solo il 3-9% delle calorie totali giornaliere dovrebbe provenire dagli zuccheri aggiunti.

Per quanto riguarda più specificamente il FRUTTOSIO, le linee guida parlano del consumo di fruttosio libero, cioè quello naturalmente presente negli alimenti come la frutta, esso non esplica effetti deleteri sulla salute, ma la sua assunzione non deve superare il 12% delle kcal totali giornaliere.

L’aumento dell’obesità in ETA’ PEDIATRICA ha sollevato il quesito sulle indicazioni all’uso dei dolcificanti anche nelle fasce di popolazione più giovani. Le linee guida per una sana alimentazione in età pediatrica hanno introdotto dei limiti all’apporto calorico derivante dagli zuccheri aggiunti, esso non deve superare il 10% delle calorie totali giornaliere.

E tu? Quanto zucchero introduci? E’ giusto per il tuo organismo e per la tua attività lavorativa o sportiva? Contattami per una consulenza e per un piano personalizzato secondo le tue esigenze! Chiamami al 3402718279!


Se vuoi approfondire: I dolcificanti: fanno male più dello zucchero?
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Vos MB, Kaar JL, Welsh JA, et al. Added sugars and cardiovascular disease rsk in children: a scientific statement from the American Heart Association. Circulation 2017;135:e1017-34.
Evert AB, Boucher JL, Cypress M, et al. Position statement. Nutrition therapy recommendations for the management of adults with diabetes. Diabetes Care 2013; 36:3821-42.
E. Griffo, C. Avola, B. Capaldo. Natural and artificial sweeteners: metabolic effects and use in people with diabetes GIORNALE ITALIANO DI DIABETOLOGIA E METABOLISMO 2017;37:187-193
I dolcificanti: fanno male più dello zucchero?

I dolcificanti: fanno male più dello zucchero?

Il gusto dolce è sicuramente tra quelli più amati dagli italiani, ma si sa che è dato dallo zucchero e da altri alimenti zuccherini. Quando si vuole stare attenti alla salute o alla propria forma fisica è meglio però limitare o eliminare gli zuccheri semplici. Per questo motivo, si cerca di utilizzare alimenti zuccherini diversi dallo zucchero e spesso si fa uso dei dolcificanti.

Cosa sono i dolcificanti? Come si suddividono?

“Si definiscono dolcificanti o edulcoranti le sostanze usate per conferire un sapore dolce agli alimenti e/o alle bevande a cui sono aggiunti. In base alla loro origine, i dolcificanti vengono suddivisi in: dolcificanti naturali (detti anche nutritivi o calorici), composti estratti dalle piante e dotati in genere di contenuto calorico, e dolcificanti artificiali (detti anche non-nutritivi, senza calorie o intensivi), sostanze ottenute per sintesi chimica, con potere nutritivo minimo o assente.”

Quali sono gli impatti degli zuccheri sulla nostra salute?

“Numerose evidenze clinico-epidemiologiche hanno messo in evidenza una stretta associazione tra consumo di bevande zuccherate contenenti saccarosio o sciroppo di fruttosio e aumento dell’obesità e del rischio di diabete, ipertrigliceridemia e sindrome metabolica. L’elevato introito di mono- e di-saccardi è causa non solo di un aumentato apporto energetico ma ha effetti sfavorevoli sull’omeostasi glicemica, determinando un rapido ed eccessivo innalzamento della risposta glicemica e insulinemica. Sebbene vi siano numerose evidenze a sostegno dell’associazione tra consumo di bevande zuccherate e aumentata incidenza di diabete tipo 2, rimane sicuramente importante il contributo di altri fattori correlati allo stile di vita, quali l’introito energetico totale, la sedentarietà e l’inattività fisica.” Attenzione quindi all’uso indiscriminato dello zucchero e dei sostituti nell’alimentazione quotidiana, soprattutto se associata ad alimentazioni molto caloriche, ricche in grassi e ad attività fisica inesistente.

I dolcificanti possono essere una valida alternativa che fa bene alla nostra salute?

“L’uso dei dolcificanti artificiali (senza calorie) – in sostituzione dei dolcificanti naturali (calorici) – è stato fortemente incoraggiato come strategia per la riduzione dell’introito calorico e per la prevenzione dell’obesità. Un altro elemento a favore della sostituzione dei dolcificanti naturali con quelli artificiali riguarda il fatto che essi sarebbero delle molecole inerti e, perciò, prive di impatto sui processi metabolici dell’organismo. In realtà, studi recenti hanno dimostrato che questi composti sono in grado di influenzare alcune funzioni fondamentali dell’organismo, quali il senso fame-sazietà, l’assorbimento intestinale di glucosio, e il microbiota intestinale.”

In conclusione

Per preservare la nostra salute, il consumo degli zuccheri semplici (non provenienti dalla frutta) va limitato, o meglio, evitato. L’uso dei dolcificanti, se non si riesce a fare a meno del gusto dolce, può essere un’alternativa ma va comunque evitato il consumo quotidiano e l’eccesso. Dolcificanti sì ma con moderazione!

Spesso la voglia di dolce e di zuccheri proviene da un’alimentazione sbilanciata, non adatta alla propria attività fisica, al proprio organismo. Per capire se la tua voglia di alimenti dolci è data da un’alimentazione sbagliata, contattami al 3402718279 per una consulenza alimentare! Insieme valuteremo cosa sbagli e prepareremo il piano personalizzato adatto a te!

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Griffo et al. 2017
Lo sgarro settimanale (il pasto libero)

Lo sgarro settimanale (il pasto libero)

Stai seguendo un regime dimagrante o un regime salutare adatto al tuo sport? Nel weekend ti senti stanco di mangiare sempre in modo sano e bilanciato e ti lasci andare? Fai bene o male? Cosa dovresti mangiare nel tuo “sgarro settimanale”? Per saperne di più continua a leggere..

Spesso, dopo una settimana di lavoro, studio, impegni e dieta restrittiva (perché vuoi dimagrire o perché cerchi dei risultati nello sport) arriva il weekend durante il quale sei molto più rilassato, spesso esci a pranzo o cena fuori e hai voglia di lasciare alle spalle il regime della settimana appena trascorsa… Capita così di mangiare male per tutto il weekend, di esagerare con il cibo e a volte anche con l’alcol. Cosa succede? Che fare?

A seconda del regime dietetico seguito durante la settimana, un intero weekend libero può annullare tutti i risultati raggiunti nei precedenti giorni feriali e, in alcuni casi, il lunedì seguente avremo più chili del lunedì precedente! In questo modo non si annullano solo i progressi settimanali ma anche quelli delle settimane e mesi precedenti. Fare un intero weekend all’insegna del cibo e dell’alcol non è mai una buona idea!

Cosa fare, quindi?
Nei miei piani Alimentari c’è sempre un PASTO LIBERO SETTIMANALE e chi è mio paziente sa bene che non è proprio libero ma si devono seguire delle indicazioni da me suggerite. Le indicazioni non sono per tutti uguali ma dipendono dagli obiettivi.

In genere, il mio consiglio è quello di esagerare solo una volta a settimana, è bene quindi decidere in anticipo quale pasto vogliamo che sia libero. Se in settimana abbiamo un compleanno o un evento particolare, è bene scegliere di farlo coincidere con il nostro pasto libero in modo da non prendere un colpo quando saliremo sulla bilancia!

Altro consiglio importante è quello di scegliere un solo pasto, non un intero giorno. Seguire il nostro regime, per tutte le ore precedenti il pasto libero, ci eviterà di esagerare troppo con le calorie giornaliere.

Se non si vuole compromettere troppo il nostro stile di vita, è possibile mangiare bene, “da festa”, ma stando attenti alla qualità degli alimenti: evitare le bibite gassate, evitare le salse, le cotture troppo grasse, usare materie prime di ottima qualità, sostituire gli ingredienti dannosi con altri buoni, come alcolici concedersi solo un bel bicchiere di vino, per dolce si può preparare in casa una torta a partire da ingredienti di ottima qualità e genuini.

Mangiare di più in un pasto del fine settimana non compromette la dieta, anzi ci aiuta a “staccare la spina”! L’importante è sgarrare solo ed esclusivamente una volta a settimana, preferibilmente evitando le schifezze e avvicinandoci ai prodotti genuini.

Se vuoi essere seguito nel tuo percorso nutrizionale ai fini di un dimagrimento, aumento del peso, cambio di stile di vita o per avere risultati migliori nel tuo sport, prenota un appuntamento nel mio studio a Palermo contattandomi al 3402718279.

Quali sono i migliori test per le intolleranze alimentari

Quali sono i migliori test per le intolleranze alimentari

Dopo i pasti ti senti gonfio? Non riesci a digerire bene? Hai problemi gastrointestinali? Sicuramente ti hanno detto che potrebbe trattarsi di un’allergia o un’intolleranza alimentare. Adesso vuoi verificare la possibile intolleranza tramite i test ma non sai bene quali scegliere? Continua a leggere e troverai il test giusto per te!

Come già precedentemente indicato in questo articolo, la maggior parte dei test che vengono proposti dai laboratori di analisi e dagli ospedali non sono validati scientificamente, ciò vuol dire che il risultato non è sicuro e spesso può essere totalmente errato! Vuoi rischiare di eliminare dalla tua alimentazione degli alimenti che non ti creano alcun fastidio?

Controlla la tua alimentazione! Spesso capita che i disturbi non siano legati a un’intolleranza o a un’allergia alimentare ma a un’alimentazione sbagliata, non equilibrata, a connubi alimentari errati, a metodi di cottura non adatti, a materie prime non di buona qualità!

Affidati ai test alimentari validi e sicuri!
I test attualmente validi per l’accertamento delle intolleranze sono quelli specifici per l’intolleranza al lattosio:
H2-Breath-test al lattosio per la ipolactasia e intolleranza al lattosio;
Test genetico LCT: polimorfismo -13910 T/C.

La celiachia non dovrebbe essere elencata tra le intolleranze alimentari perchè si tratta di un disturbo autoimmunitario, su individui geneticamente predisposti ma poiché viene spesso chiamata “intolleranza al glutine” possiamo segnalare i test adatti:
– Dosaggio delle IgA anti-Transglutaminasi Tissutali e delle IgA totali
– Dosaggio delle IgA anti-Endomisio e anti-Gliadina deamidata
Aplotipi HLA DQ2-DQ8

Ricorda bene!
Se il test controlla più alimenti contemporaneamente, non è tra quelli validi e sicuri, evita di spendere soldi, affidati a un nutrizionista e valuta di far controllare la tua alimentazione! Se sospetti un’intolleranza fai i test specifici per l’intolleranza al lattosio e al glutine, tutto il resto non ha risultati affidabili, lascia perdere!

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Fonte lista test attendibili: Dott. Mauro Amato – Biologo laboratorista

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